Recuperare terreni incolti

Ci sono diversi passaggi da fare nel recupero di terreni incolti o abbandonati:

  • Individuazione, grazie ai Comuni e ai cittadini locali, dei proprietari. Nel caso di terreni silenti ( proprietario sconosciuto o non rintracciabile) c’è un Iter da seguire insieme al comune;
  • Conferimento, da parte del proprietario, del terreno all’associazione tramite apposito modulo associativo. La proprietà rimane al proprietario e sul terreno non verrà effettuata alcuna attività se non a seguito di una sua approvazione;
  • Redazione di un piano di gestione, in cui sono individuate le migliori soluzioni tecniche ed economiche in funzione degli obiettivi di produzione agro/forestale, di conservazione ambientale e paesaggistica;
  • Ricerca possibili utilizzatori/gestori del terreno ( privati, Imprese agricole o forestali, cooperative..);
  • Stipulazione di un contratto di comodato d’uso gratuito o d’affitto con l’utilizzatore del terreno;
  • Manutenzione dei fondi e delle opere di miglioramento fondiario grazie alle entrate derivanti dai canoni d’affitto.

Laddove un terreno non si presti ad un recupero produttivo l’Associazione può ricercare altri tipi di attività, finanziabili attraverso la partecipazione a Bandi Regionali ed Europei inerenti alla salvaguardia del territorio, campagne di Crowdfundig o donazioni.

Ecco alcuni esempi:

  • Creazione di percorsi naturalistici ed altre attività di carattere sociale per la valorizzazione del territorio e la promozione di turismo sostenibile;
  • Valorizzazione dell’agroecosistema attraverso la creazione di elementi naturaliformi come aree umide, formazioni arbustive/arboree di specie autoctone, installazione strutture per la fauna selvatica, pannelli informativi, segnaletica ecc…