Premessa
La zona del Monferrato casalese ha visto negli ultimi 60 anni un aumento considerevole delle superfici boscate, molte delle quali erano vocate a vigna.
Ciò da un lato è positivo: i boschi sono il nostro polmone verde nonché casa e rifugio di moltissime specie di piante, animali e funghi.
Questi rimboschimenti non controllati dall’uomo, che ha abbandonato la campagna per trasferirsi in città, hanno portato però alla formazione di una vegetazione poco differenziata, con bassa biodiversità, a prevalenza di rovi, robinia e vite selvatica. Non è semplice tornare a quei boschi vetusti che tanto tempo fa dominavano la pianura padana tant’è che l’unico vero bosco antico che troviamo in zona è Il Bosco della Partecipanza di Trino, che conta centinaia di ettari gestiti in modo conservativo e rispettoso dai proprietari dal 1200.
Cosa fare con queste boscaglie degradate?
Per fortuna “nostra”, il bosco è una risorsa multifunzionale: stocca carbonio nel legno e nel terreno, produce ossigeno, consolida il suolo e lo rende ricco di vita; il bosco è una biblioteca millenaria di informazioni, è terapeutico, e con le sue fioriture e fruttificazioni si inserisce nel ciclo della fertilità della terra.
Uno dei boschetti che abbiamo in gestione a Cella Monte è un robinieto. La Robinia pseudoacacia è una pianta leguminosa importata dalle americhe per la produzione di legno e l’edilizia, cresce e si propaga velocemente, se tagliata risponde con il ricaccio di numerosi polloni. Non è facile estirparla a favore delle piante indigene, è più che altro un lavoro di pazienza e selezione nel taglio (se non tagliata nel giro di 60 anni deperisce).
La Robinia però produce abbondanti fioriture e le api ci vanno a nozze.
Azione
Dopo aver preso contattato con un’azienda locale, Apicoltura Pitarresi, e aver fatto spazio nel robinieto, insieme ai produttori di miele biologico, sono state portate le arnie.
Ecco un utilizzo del bosco, una valorizzazione del territorio attraverso una gestione collettiva minimale.
Bastano piccoli passi, uno dietro l’altro.
